Zone di pesca FAO: da dove proviene il pesce sicuro e quali evitare

zone di pesca FAO

Quando si tratta di acquistare il pesce, l’origine degli alimenti è un aspetto fondamentale per il nostro benessere, ed è ancor più importante prestare attenzione alle etichette

E tu le leggi?

Leggere attentamente le etichette, comprese quelle del tonno in vasetto, è una pratica essenziale per fare la spesa in modo consapevole. In particolare, conoscere le zone di pesca FAO è un fattore cruciale per garantire la qualità e la sicurezza del pesce che finisce sulle nostre tavole.

1. Le zone di pesca FAO: cosa sono

2. Le zone di pesca FAO da evitare

3. Pesce sicuro: l’importanza dell’etichetta

3.1 L’importanza della lettura delle etichette e la scelta del pesce confezionato

4. Pesce surgelato o pescato?

4.1 Il pesce surgelato

4.2 La preferenza per il pesce pescato

5. Pesce sicuro: una scelta sana e consapevole

1. Le zone di pesca FAO: cosa sono

Le zone di pesca FAO sono aree marittime definite e identificate dalla Food and Agriculture Organization (FAO) delle Nazioni Unite. La FAO ha suddiviso gli oceani e i mari del mondo in diverse zone di pesca numerate, o regioni statistiche di pesca, al fine di raccogliere dati e informazioni sulle attività di pesca a livello globale. Queste zone sono state create per facilitare la gestione e la valutazione delle risorse ittiche e per consentire una migliore cooperazione internazionale nella gestione sostenibile delle risorse marine.

Ogni zona di pesca è caratterizzata da specifiche condizioni ambientali e specie ittiche presenti, il che rende più agevole lo studio delle dinamiche locali e delle popolazioni di pesci. La creazione di queste zone contribuisce a promuovere la conservazione degli ecosistemi marini e a garantire uno sfruttamento responsabile delle risorse ittiche, preservando così la biodiversità marina per le generazioni future.

Le zone di pesca FAO sono:

ZONA FAO 21: Atlantico nord-occidentale

ZONA FAO 27: Atlantico nord-orientale

ZONA FAO 27 IIID: Mar Baltico

ZONA FAO 31: Atlantico centro-occidentale

ZONA FAO 34: Atlantico centro-orientale

ZONA FAO 41: Atlantico sud-occidentale

ZONA FAO 47: Atlantico sud-orientale

ZONA FAO 37.1, 37.2, 37.3: Mar Mediterraneo

ZONA FAO 37.4: Mar Nero

ZONA FAO 51 e 57: Oceano Indiano

ZONA FAO 61, 67, 71, 77, 81, 87: Oceano Pacifico

ZONA FAO 48, 58, 88: Mar Atlantico

ZONA FAO 18: Mar Artico

2. Zone di pesca FAO da evitare

Alcune zone di pesca FAO vanno evitate a causa dell’alto tasso di inquinamento.

Tra queste zone ci sono: ZONA FAO 61, 67, 71: Oceano Pacifico (particolarmente a causa del disastro di Fukushima)

Atlantico zona nord-est e Golfo del Messico: queste zone dell’Atlantico vanno anch’esse evitate per motivi di inquinamento.

3. Pesce sicuro l’importanza dell’etichetta

Tutti i prodotti ittici devono essere venduti con un’identificazione appropriata, comprensiva della denominazione obbligatoria in lingua italiana e del nome scientifico. La produzione dei prodotti ittici può avvenire attraverso due modalità: la pesca di branchi selvatici (PESCATO) o l’allevamento in acquacoltura (ALLEVATO).

3.1 L’importanza della lettura delle etichette e la scelta del pesce confezionato

L’etichetta contiene una vasta quantità di informazioni utili. Leggerla attentamente ci consente di prendere decisioni informate riguardo alla nostra alimentazione e alla scelta del pesce più sicuro.

Nel caso del pesce confezionato, è preferibile optare per prodotti in vetro anziché in lattina per ridurre l’assunzione di metalli. Inoltre personalmente, preferisco il pesce confezionato nell’olio extravergine di oliva, in quanto può aiutare a ridurre il contenuto di sale. Tuttavia, è importante limitare l’assunzione di tonno e salmone, in quanto possono contenere quantità elevate di mercurio.

4. Pesce surgelato o pescato?

La scelta tra pesce surgelato e pesce pescato dipende dalle preferenze personali e dalla disponibilità. Il pesce pescato offre freschezza e sapore autentico, mentre il pesce surgelato è più comodo da conservare e offre una maggiore varietà tutto l’anno. Entrambi possono essere buone opzioni se scelti con cura e lo scopriremo a breve.

4.1 Il pesce surgelato

Se si opta per il pesce surgelato, è importante verificare se sono stati aggiunti additivi o conservanti. Inoltre, controllare la zona di pesca FAO è essenziale per evitare il consumo di pesce proveniente da aree notoriamente contaminate.

Il pesce surgelato è sottoposto a un processo di congelamento rapido che lo preserva a basse temperature. Alcune caratteristiche del pesce surgelato includono:

Conservazione: il congelamento previene il deterioramento del pesce, permettendone la conservazione per periodi prolungati senza perdita significativa di qualità.

Varietà: è disponibile una vasta gamma di specie ittiche surgelate, consentendo una scelta più ampia rispetto al pesce fresco.

Convenienza: è facile da conservare e da utilizzare in cucina, poiché può essere mantenuto nel congelatore fino al momento dell’uso.

Sicurezza: il congelamento può aiutare a ridurre i rischi di contaminazione e parassiti presenti nel pesce crudo.

Disponibilità: il pesce surgelato è disponibile tutto l’anno, indipendentemente dalle stagioni di pesca.

Qualità nutrizionale: se congelato correttamente, il pesce può mantenere intatte le sue proprietà nutritive, come proteine, vitamine e minerali.

4.2 La preferenza per il pesce pescato

Scegliere sempre il pesce pescato è preferibile rispetto a quello proveniente dall’allevamento intensivo. Per i pesci derivanti dall’acquacoltura italiana, vi è maggiore sicurezza igienico-sanitaria rispetto a quelli allevati all’estero, grazie ai rigorosi controlli chimico-sanitari e alla qualità dei mangimi utilizzati.

Se opti per questa soluzione, allora ti consiglio di leggere anche il mio articolo: Pesce di stagione: quando e cosa acquistare

5. Pesce sicuro: una scelta sana e consapevole

In definitiva, scegliere il pesce sicuro e proveniente da zone di pesca FAO ben definite è essenziale per mantenere una dieta sana e consapevole. Ti invito sempre a leggere attentamente le etichette, poiché è il primo passo per conoscere l’origine del pesce che consumiamo e ti permetterà di prendere decisioni informate garantendo benessere a tutto l’organismo.

Spero che queste informazioni possano aiutarti a scegliere in modo sano e consapevole il pesce. Alla prossima!

Tags


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *